BlockPills 2: la Blockchain e le Monete Digitali
Breve Storia
Già nel 1983, molto prima dell’avvento della Blockchain, David Chaum concettualizzava il Denaro Digitale attraverso un server centrale impiegato per evitare il primo problema che poneva una valuta digitale, la doppia spesa. La doppia spesa era la possibilità per le “Monete Digitali” di essere spese due volte poiché costituite da un file che può essere duplicato o falsificato. Nonostante i principali progressi della crittografia, l’incapacità di assicurare la compatibilità tra centralizzazione, anonimato e prevenzione della doppia spesa, verso la fine degli anni novanta, mette in discussione la validità di questa nuova forma di denaro. Tre decenni dopo l’avvento del Denaro Digitale, il Bitcoin ha acquisito notorietà sul mercato globale, sostituendo la firma del server centrale con un meccanismo di consenso diffuso basato sulla coerenza di tutti i partecipanti. La novità e il miglioramento rispetto all’esperimento di pensiero di Chaum sono la natura decentralizzata del sistema di pagamento consentito dalla tecnologia Blockchain, inaugurando così quella che potrebbe essere definita una nuova era tecnologica
La cripto-economia
Nel 2014 Babitt e Dietz descrivevano la cripto-economia come:
“sistema economico, che non è definito dalla posizione geografica, dalla struttura politica o dal sistema legale, ma che utilizza tecniche crittografiche per limitare comportamenti distorsivi al posto in sostituzione di terze parti attendibili“.
Le tecniche crittografiche si basano sulla scienza della crittografia e consentono la protezione di informazioni sensibili, sia nel momento della loro archiviazione che nel momento della loro comunicazione tra soggetti. Inizialmente concepite per i sistemi di sicurezza delle informazioni, hanno successivamente migrato verso altri settori.
La Blockchain
La tecnologia Blockchain assicura l’eliminazione del problema della doppia spesa attraverso l’utilizzo della crittografia. Con l’aiuto di quest’ultima, a ciascun Membro della Blockchain vengono assegnate due chiavi, una chiave privata (mantenuta segreta come una password) e una chiave pubblica condivisa con tutti gli altri Membri.
Una transazione viene avviata quando il futuro proprietario della “Monete Digitale” o dei “Contenuti Digitali” (venditore) invia la sua chiave pubblica al proprietario originale (acquirente). Le “Monete Digitali” o i “Contenuti Digitali” (c.d. Token) vengono trasferiti con la firma digitale di un algoritmo matematico legato ad una funzione crittografica, un codice o hash.
Le chiavi pubbliche sono indirizzi degli Utenti generati crittograficamente e memorizzati nella Blockchain. A tutte le “Monete Digitali” o “Contenuti Digitali” o Token, è associato un codice crittografico unico e, una transazione, nella cripto-economia, è semplicemente un commercio di codici crittografici da un indirizzo all’altro.
La caratteristica sorprendente della Blockchain è rappresentata dal fatto che le chiavi pubbliche possono essere completamente slegate da un’identità fisica o giuridica, le transazioni, sebbene rintracciabili, sono abilitate senza rivelare la propria identità dal sistema crittografico che le verifica nel momento stesso in cui accadono.
Oltre le Monete Digitali, i Contenuti Digitali o Token
Altra particolarità è che, oltre alle “Monete Digitali”, possono essere scambiati dei “Contenuti Digitali” o Token. La differenza tra le due tipologie di scambio è che la qualifica di Token o “Contenuti Digitali” può rappresentare un elenco molto ampio di contenuti. In un tentativo di estrema semplificazione il Token potrebbe essere una semplice informazione come succede nelle Blockchain pensate per la logistica dove, grazie a questa tecnologia, le transazioni che intercorrono dalla produzione alla vendita potranno essere documentate in un registro decentralizzato riducendo così i costi, i ritardi e gli errori umani che spesso accadono quando i prodotti transitano su nodi cruciali come Porti e Dogane.
- Posted by MepLaw
- On 25 Giugno 2019